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Vitamina D: l’alleata nella prevenzione delle infezioni

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La vitamina D è una sorta di pro ormone che la natura ci regala ogni giorno. E’ chiamata infatti anche ‘sunshine vitamine’ perché si produce nell’organismo principalmente grazie ai raggi solari attraverso la nostra pelle; inoltre, la troviamo in alcuni alimenti. In determinati momenti e  situazioni della vita, però, capita che non disponiamo più di una quantità sufficiente di questa sostanza fondamentale per la nostra salute. La ricerca scientifica ci offre allora ottimi integratori alimentari. L’importante è evitare il sovradosaggio, ma per sapere di quanta vitamina D dispone il nostro corpo, basta un semplice esame del sangue.

Una guida completa alla scoperta di un’attività biologica
che aiuta il sistema immunitario a funzionare bene

Ferite che si infettano facilmente e generale predisposizione alle infezioni (anche il Covid19 provoca un’infezione); debolezza, dolori alle ossa, perdita dei capelli, dolori muscolari, senso di stanchezza che non passa nemmeno con una buona dormita.

Questi disturbi potrebbero dipendere dalla mancanza di Vitamina D che pare sia in relazione anche a patologie più gravi come diabete, infarto, Alzheimer, asma, sclerosi multipla e depressione.

Dove si trova la Vitamina D?

L’essere umano, fin dalla sua comparsa sulla Terra, ha come obiettivo primario la sopravvivenza ovvero la cura della sua salute e quindi i primi ‘aiuti’, i più fondamentali, li trova necessariamente nella natura, nel mondo intorno a sé. Anche la Vitamina D è disponibile in natura, per esempio la fissiamo grazie ai raggi solari B e UV-B che assorbiamo attraverso la pelle (vitamina D3) e poi la si trova anche in diversi alimenti (vitamina D2).

Il problema è che oggi ci cibiamo di alimenti poveri di nutrienti come le vitamine e, se viviamo in Occidente, il sole sulla pelle è una chimera, almeno fino all’estate.

L’urbanizzazione ha  comportato fenomeni di avitaminosi proprio perché in città si sta poco all’aria aperta e, secondo la latitudine, si sta pure molto coperti. In Italia, la mancanza di vitamina D è più frequente al Nord piuttosto che al Sud e sulle Isole, in particolare in inverno e autunno.

L’ideale sarebbe un’ esposizione giornaliera di 10-15 minuti quando i raggi UVB sono al massimo. D’estate bisogna evitare il sovradosaggio. L’eccesso di Vitamina D può manifestarsi con sintomi quali vomito, diarrea e spasmi muscolari.

Perché la Vitamina D  è importante?

Le vitamine sono sostanze organiche che se pure non apportano direttamente energia all’organismo, sono comunque indispensabili per la nostra salute e quindi per la nostra sopravvivenza.

Esse infatti svolgono funzioni di bio regolazione ovvero aiutano a far funzionare alcuni processi fisici importanti a livello enzimatico e metabolico.

In particolare, la vitamina D contribuisce a rafforzare le difese del sistema immunitario, la nostra barriera naturale contro virus e batteri. Agisce sulle cellule sia per l’immunità innata sia per l’immunità acquisita.

Scarso dosaggio di vitamina D può essere all’origine di infezioni acute delle vie respiratorie.

Un’altra informazione rilevante: la vitamina D serve a fissare il calcio nelle ossa, quindi a prevenire e curare l’osteporosi negli adulti.

Come assumiamo la Vitamina D?

La vitamina D fa parte del gruppo delle liposolubili insieme alla A, E,K. Tali sostanze le possiamo assorbire solo da altri alimenti lipidici come olio (anche olio di fegato di merluzzo), latte, formaggio e grassi animali (carni rosse, salmone, pesce spada, sgombro, aringhe); da non trascurare il tuorlo d’uovo e  muesli e cereali a colazione. Fanno bene anche le verdure verdi.

La vitamina D è termostabile cioè la cottura dei cibi non ne altera la quantità e la qualità.

Quanta Vitamina D ci occorre?

La quantità di Vitamina D di cui abbiamo bisogno cambia secondo i periodi della vita:

  • infanzia
  • adolescenza
  • gravidanza
  • allattamento
  • senilità.

Nel nostro Paese a tavola assumiamo in media 7,5 mcg al giorno di vitamina D ovvero 300 UI mentre il fabbisogno consigliato è di 400 unità.

Carenze nutrizionali sono frequenti specialmente tra gli anziani con ridotta mobilità come per esempio chi vive in case di riposo o di cura o è sottoposto a lunghe degenze.

Inoltre, la vitamina D può mancare anche se facciamo scarsa attività fisica, a causa dell’inquinamento dell’ambiente intorno a noi e a seguito di vari nostri comportamenti come assunzione di farmaci, fumo, alcool, etc.

Impossibile quindi stabilire quale sia la dose di Vitamina D necessaria per tutti sempre. Un approccio medico personalizzato è  preferibile mentre è pericoloso e irrazionale estendere a tutta la popolazione lo stesso consiglio.  E’ possibile sapere se abbiamo vitamina D a sufficienza  con un semplice esame del sangue.

In generale, i casi in cui più spesso si può verificare un calo di Vitamina D sono:

  • situazioni di stress
  • durante la crescita
  • in gravidanza
  • durante l’allattamento
  • in età avanzata
  • in convalescenza
  • in caso di assunzione di certi medicinali

Come rimediare?

In farmacia l’offerta di integratori alimentari a base di vitamina D è ampia. Tali prodotti sono in grado di sopperire molto bene a una eccessiva carenza di vitamina D, al suo malassorbimento o a uno scarso approvvigionamento.

Come scegliere il prodotto giusto?

Le caratteristiche che più rendono alcuni prodotti migliori di altri riguardano per esempio:

  • il dosaggio delle singole compresse che permetta con una sola assunzione al giorno di avere l’apporto giornaliero raccomandato
  • la biodisponibilità
  • il gusto
  • che siano adatti all’allattamento
  • che soddisfino le esigenze di vegetariani e intolleranti a lattosio e glutine.